Ecco alcuni esempi per integrare realtà aumentata e realtà virtuale all’interno di uno store.
Prima di compiere l’acquisto, l’utente attraversa una serie di fasi lungo il funnel che porta alla vendita.
Ogni cliente viaggia attraverso questo percorso a modo suo e, spesso, con tempi piuttosto lunghi per ciascuno step.
Lungo o breve che sia, il lavoro dei retailer è di supportare quelle esperienze nel momento in cui potrebbero accadere e, soprattutto, con i giusti mezzi.
E quale miglior modo di offrire un’esperienza in realtà aumentata o virtuale?
La realtà aumentata è un prezioso alleato se applicata alle etichette dei prodotti: se inquadrata, un’etichetta potrebbe far venire fuori una sere di informazioni relative al prodotto.
Ad esempio, Treasury Wines Estates – un’azienda vinicola australiana, ha creato etichette AR attraverso un’app “ Living Wine Labels ” che ha dato vita alla storia della vigna o esposto note di degustazione dettagliate come parte dell’esperienza.
Mentre Walmart è diventato uno sponsor del gioco AR Jurassic World , offrendo una diversa svolta all’esplorazione del prodotto o del marchio utilizzando il gioco (un legame con il film che, molto simile a Pokémon Go, consente ai giocatori di cacciare e catturare i dinosauri) come un modo per indirizzare il traffico verso il negozio. I consumatori potevano recarsi a Walmart per accedere ai depositi di forniture virtuali nel gioco che contenevano oggetti che i giocatori non potevano trovare altrove.
Infine, porsi come first-mover nell’ottica di offrire una experience innovativa al cliente può essere una delle chiavi per posizionarsi come innovatore nella mente dell’utente.
Un esempio può essere rappresentato dall’utilizzo della realtà virtuale, resa accessibile dall’avanzamento tecnologico degli ultimi anni.
Certo, lo sviluppo di un ambiente in 3D – con relative interazioni – richiede un discreto investimento sul piano economico. Tuttavia, l’investimento iniziale sarà “ripartito” sul numero di volte (eventi, punti vendita, agenzie) in cui sarà utilizzata questa applicazione.
Viaggi intorno al mondo, visite sulla Luna o sul fondo degli Oceani: i metodi di utilizzo possono essere infiniti.
AD esempio BNL utilizza la realtà virtuale durante alcuni eventi e per uno scopo ben preciso: far godere gli utenti delle preziose opere di proprietà del gruppo chiuse nel caveau.
L’ambientazione ricreata per questo scopo è un museo di arte moderna, situato al 52° piano di un grattacielo di Hong Kong.
Mentre la singola persona vive l’experience, su uno o più schermi è possibile vedere cosa sta guardando l’utente in tempo reale con l’obiettivo di coinvolgere chi attende il proprio turno.
Visitabile da qualsiasi luogo, basta indossare un visore e ci si ritrova catapultati nella metropoli asiatica.
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