Oggi la segnaletica digitale sta assumendo una nuova veste, quella dell’interattività. Come ottenere un’esperienza memorabile per la clientela inserendo dei touchscreen?
Sebbene il digital signage sia sostanzialmente un nuovo strumento, non è detto che non possa interagire con altri dispositivi, quali ad esempio telecamere biometriche o touchscreen.
La segnaletica digitale fa parte di quel funnel che aiuta ad aumentare le conversioni e che, quindi, deve essere integrato nella strategia digitale dell’azienda.
La maggior parte delle persone intende il digital signage come uno strumento unidirezionale da azienda ad utente. La prima crea e il contenuto e il secondo recepisce il messaggio che lo stimola – si spera – all’acquisto.
Attualmente cresce l’esigenza di donare alla segnaletica digitale molto più coinvolgimento, traslando lo spettatore da passivo a partecipante, inserendo dispositivi touchscreen.
Nel momento in cui si coinvolge l’utente l’intera esperienza cambia radicalmente, poiché dai risultati delle interazioni con la clientela vengono fuori una serie di insight che non sarebbero altrimenti ottenibili.
I clienti, infatti, possono scegliere il contenuto più importante per loro o fornire informazioni e feedback che influenzeranno il modo in cui il contenuto viene loro presentato.
Le regole imprescindibili affinché ciò avvenga sono due: lo store deve essere dotato di dispositivi touch (totem, tablet, smartphone, ecc.) ed il contenuto deve essere studiato sin dall’inizio per l’interazione.
Questo significa resistere all’impulso di far visualizzare il proprio sito web da totem poiché ciò non aggiunge nulla all’esperienza d’acquisto. Il contenuto finale dovrà essere creato appositamente per questo scopo.
Importante è comprendere che i contenuti per i touchscreen devono essere progettati per coinvolgere lo spettatore e condurlo all’esplorazione. Non si sta semplicemente offrendo un contenuto, ma si sta cercando di indirizzare l’utente verso l’obiettivo che ci siamo preposti, step by step.
Video stand-by come attention grabber
C’è il primo ostacolo da superare: bisogna “convincere” l’utente che è perfettamente in grado di interagire con il contenuto, proprio come farebbe con il proprio smartphone o tablet.
Per questo è bene creare un video che inviti l’utente a compiere l’azione, quando il dispositivo è in stand-by, che scomparirà una volta toccato lo schermo.
Il tempo degli utenti è limitato
Quando si è catturata la curiosità dell’utente è bene offrire un’esperienza che proceda attraverso una progressione logica.
Una grande differenza tra i dispositivi touch consumer e quelli per la segnaletica digitale sta nel tempo limitato che l’utente dedica all’interazione con questi ultimi. Offrire troppe informazioni non dirette non motiverà gli utenti a continuare l’interazione perché percepiranno che è troppo dispendioso in termini di tempo e che probabilmente non fornirà loro abbastanza valore per il tempo investito.
Personalizzare l’esperienza per renderla più coinvolgente
L’interazione deve essere qualcosa di più dei semplici pulsanti che conducono alla pagina successiva per coinvolgere i clienti e indirizzarli verso l’acquisto.
Il valore dell’interattività viene percepito quando all’utente è data l’impressione che possa ottenere qualcosa di unico o estremamente personalizzato. Offrire più opzioni sicuramente aiuta in questo intento.
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