Dopo più di un mese, il video 3D del Pavilion Kuala Lumpur continua a riscuotere successo
Lo scorso Capodanno Cinese, complice la migliorata situazione sanitaria nei Paesi asiatici, è stata l’occasione per dare un impulso alle vendite in store.
Sono diverse le iniziative in merito. Tra queste spicca quella messa a punto dal management del Pavilion Kuala Lumpur in Malesia attraverso un gigantesco schermo LED ed un video 3D.
Proiettato sullo schermo LED del Pavilion Elite – che misura 60,8 m di larghezza e 21,5 m di altezza, con una dimensione totale di 1.310 mq – il video in questione ha attirato l’attenzione dei passanti, che hanno filmato e caricato sui social l’originale iniziativa.
Il contenuto è stato condiviso persino da Ho Ching, la moglie del primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong, sulla sua pagina Facebook.
Ad oggi, il primo post condiviso via Twitter dal blogger @AlepHazwan ha raggiunto più di 75.000 retweet e più di 100.000 like.
Il concept creativo che “riproduce” un’esperienza virtuale è alla base del successo
La base del successo di questa iniziativa è sicuramente il concept creativo del video, messo a punto per ottenere un effetto del tutto simile alla realtà virtuale.
L’ambiente che ospita il Toro è ricostruito in maniera tale da apparire come una delle tante vetrine che illuminano la piazza dello Shopping Center.
Il Toro sembra una delle tante opere esposte fino a quando non prende vita, generando stupore tra gli spettatori.
Il secondo “Wow Effect” si ha quando il Toro si lancia contro la parete, dando l’impressione di fuoriuscire dallo schermo LED.
Gli spettatori provano un’esperienza simile a quelle ricreate in Realtà Virtuale, “ingannati” dalle enormi dimensioni del LED, dalla prospettiva e dal realismo del video.
Una realtà virtuale estesa a più persone
Come per un progetto di Realtà Virtuale, anche l’ambiente di “3D Golden Bull” è stato ricostruito interamente in 3D.
La realtà virtuale (VR), infatti, nasce per “replicare” la realtà nella maniera più accurata possibile dal punto di vista visivo, uditivo, tattile e olfattivo, per compiere azioni in uno spazio virtuale e superare i limiti imposti dalla fisica.
La persona viene proiettata all’interno di mondi alternativi, vivendo esperienze totalizzanti e fortemente coinvolgenti.
Per provare queste esperienze è necessario l’utilizzo di un Visore VR, il cui schermo occupa l’intero campo visivo di chi lo indossa dando la sensazione di essere immersi in un’altra dimensione.
In alcuni casi, il Visore può costituire un vincolo perché “limita” l’esperienza ai soli utenti che ne indossano uno.
Nel caso del “Golden Bull” l’iniziativa è stata un successo perché le dimensioni dello schermo LED erano tali da sostituire un Visore VR per ricreare l’esperienza immersiva, grazie anche alla creatività del contenuto.
In altri casi, invece, il Visore costituisce un vantaggio perché rende l’esperienza esclusiva, interattiva e replicabile in diversi luoghi.
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